Uscita del fumo dalla stufa o inserto a legna

Durante l’utilizzo di una stufa/inserto uno degli inconvenienti che possono capitare è l’eccessiva uscita di fumo durante le operazioni di accensione e ricarica. L’origine del fumo è causata da una serie di fattori che vanno a ridurre il valore del tiraggio.
Il tiraggio avviene quando, accendendo l’apparecchio a legna, si viene a formare una circolazione naturale d’aria fra la colonna calda che sale dalla canna fumaria e l’afflusso di aria fredda verso la stufa/inserto che di conseguenza si è creato. Se questo processo è ostacolato in un qualunque punto ecco la stufa/inserto non tira e il fumo non riesce ad evacuare correttamente.


Le cause dell’uscita eccessiva del fumo sono le seguenti:


1. Canna fumaria: installazione, altezza, larghezza, materiale, pulizia, curve, tratti orizzontali

2. Comignolo: altezza, sezione, pulizia

3. Presa d’aria esterna: esistenza, dimensionamento

4. Legna: umidità, pezzatura, quantità

5. Fattore umano

1. Canna Fumaria


Il ‘tiraggio’ naturale è funzione soprattutto dell’altezza della canna fumaria e della densità tra i fumi di combustione all’interno del camino e l’aria esterna.


La canna fumaria dovrebbe essere sufficientemente alta per poter contenere eventuali ritorni di fumo e la lunghezza non dovrebbe essere inferiore ai 3 metri. Più la canna fumaria è lunga e, in linea di massima, migliore sarà il tiraggio, fino ad una certa altezza, in quanto le dispersioni termiche per attrito raffreddano a tal punto i fumi di uscita da rallentare il tiraggio.


Per quanto concerne la larghezza è sempre consigliato installare una canna fumaria avente lo stesso diametro di uscita della stufa/inserto, avere restringimenti all’interno della canna significa creare turbolenze nel cammino di fuoriuscita dei fumi, un aumento importante del diametro di uscita porta ad abbassamento della velocità dei fumi con conseguente riduzione del tiraggio.


La pulizia della canna fumaria è essenziale per evitare pericoli e far funzionare correttamente la stufa/inserto. Una canna fumaria sporca significa una sezione utile di uscita fumi ridotta perciò una difficoltà di fuoriuscita degli stessi e non ci dimentichiamo che è pericolosa!


L’acciaio inox è uno dei materiali migliori e la sezione circolare è la forma migliore da adottare per i tubi. L’acciaio, essendo molto liscio, offre minore resistenza al passaggio dei fumi mentre la sezione circolare fa si che i fumi si distribuiscano uniformemente su tutta la superficie interna della canna. Ma l’acciaio disperde molto velocemente il calore dunque la coibentazione della canna fumaria diventa fondamentale per evitare che i fumi, nella fase di risalita, si raffreddino e la loro fuoriuscita rallenti generando fuoriuscita di fumo a livello del focolare. Quando le canne fumarie sono collocate sui muri perimetrali ci sono più problematiche in quando maggiore è lo scambio termico tra tubo caldo e muro freddo.


Strozzature, bruschi cambi di direzione, tratti orizzontali diminuiscono la velocità di uscita fumi e di conseguenza riducono il tiraggio. I cambi di direzione della canna fumaria non dovrebbero mai essere superiori ai 45° (meglio se di 30°).

2. Il comignolo


Il comignolo è la parte terminale della canna fumaria che sbocca sopra la falda del tetto. Il comignolo è fattore estremamente importante che può determinare un buono o un cattivo tiraggio del camino. Poiché il comignolo è la parte esterna della canna fumaria esso è naturalmente esposto alle intemperie e, cosa ben più importante, alla intensità e alla direzione dei venti. Il comignolo dovrebbe poi trovarsi ad almeno dieci metri da ostacoli che possono sovrastarlo, ad esempio muri di altre case, alberi eccetera. Il comignolo deve avere la funzione di antivento, deve avere una sezione di uscita doppia rispetto alla sezione della canna fumaria e la sua bocca dovrebbe trovarsi circa 1,5 mt sopra il livello del tetto e 0,5 mt dal colmo del tetto.

3. Presa d’aria esterna


Se si sono seguite tutte le operazioni sopra elencate e il camino continua a fare fumo, vuol dire che nella stanza non c’è abbastanza aria da convogliarvi. Se manca la presa d’aria esterna è necessaria creare un’apertura su una parete perimetrale (nei pressi della stufa/inserto o direttamente) che permetta l’entrata di aria fresca, con un Ø idoneo alla richiesta della stufa/inserto. Nel caso esistesse già la presa d’aria esterna verificare se il Ø è idoneo e se la sezione di uscita non sia ostruita.


Secondo la normativa vigente la presa d’aria esterna è obbligatoria!

Qui un articolo di approfondimento per scoprire meglio gli apparecchi di ultima generazione dotati di presa d’aria esterna.

Sempre per quanto riguarda la circolazione dell’aria, altri motivi che potrebbero causare un cattivo funzionamento del camino sono la presenza di una scala aperta, comunicante con i piani superiori o di una cappa accesa in cucina. In questi casi si possono verificare fenomeni di depressione d’aria ed è quindi opportuno predisporre (sempre che sia possibile):

1) la chiusura della scala costruendo un’apposita parete dotata di porta che garantirà, oltre al miglior tiraggio, che il caldo non si disperda eccessivamente nella tromba delle scale a discapito del locale dove il caminetto è situato

2) aumentare il diametro della presa d’aria esterna o predisporne una nuova .

E’ molto frequente il fatto che un camino, appena acceso, tiri bene ma che, dopo qualche tempo, incominci a fare fumo; ciò è un segnale evidente che l’aria necessaria alla combustione scarseggia e che qualcosa nel flusso dell’aria interno/esterno non funziona correttamente.

4. Legna umida

Utilizzare legna umida porta a produrre fumo. Per essiccare le legna serve calore, perciò più la legna è umida più calore mi serve a essiccarla, perciò perdo calore utile in ambiente e in aggiunta, la T° della camera di combustione non raggiunge la T° ottimale causando una cattiva combustione.

La legna verde può contenere sino al 75% di umidità rispetto alla sua massa. Il legno è considerato secco quando contiene il 15/20% di umidità (circa 18-24 mesi di stagionatura). Il legno tagliato in piccoli pezzi si asciuga prima rispetto a quello spezzato in grossi ciocchi. Fare molta attenzione quando si parla del tempo di essiccazione. L’essiccazione della legna è funzione del tempo, ma anche della giusta collocazione e conservazione durante la stagionatura. Legna conservata molto a lungo senza protezione od in ambienti umidi e mal ventilati, sarà più probabilmente marcia che secca.

5. Fattore umano

Ci sono alcune semplici regole che l’utilizzatore deve seguire:

• Non caricare troppa legna in camera di combustione. L’eccessiva quantità provoca fumo, cattiva combustione, ecc

• Non caricare la legna e chiudere immediatamente i registri dell’aria : si deve attendere che la superficie della legna si sia annerita. Prima di ricaricare aprire tutti i registri dell’aria per un paio di minuti (aumento il tiraggio).

• Non caricare quando ci sono ancora ceppi che stanno bruciando: caricare solo sul letto di brace

• Non caricare altri prodotti al di fuori della legna (sono esclusi anche compensato ecc)

• Tenere pulito il cassetto cenere: se è pieno di cenere si crea una ostruzione al passaggio di aria

• Verificare che le fessure delle griglie focolari siano libere da cenere o altro

Se hai dubbi sull’uscita di fumi di un prodotto a legna contatta un rivenditore specializzato per una consulenza sena impegno, oppure guarda la recensione di un utilizzatore soddisfatto!

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