Catalizzatore per stufa a legna: la tecnologia Catalytic Hybrid Woodbox

Le prime stufe a legna catalitiche iniziano a comparire in America e Canada ancora a metà degli anni ’70, per rispondere alle normative sempre più stringenti legate all’emissione di polveri inquinanti nell’aria.

Nello specifico, è la normativa americana EPA (Environmental Protection Agency) a introdurre limiti di emissioni sempre più rigorosi: ecco perché, dal 1988, il design interno delle stufe a legna sviluppate per il mercato americano e canadese cambia radicalmente, per garantire elevati standard sia in termini di prestazioni che di garanzia di aria pulita.

Ad oggi, il limite previsto da EPA per le stufe a legna è di 4,5 grammi all’ora di emissioni di particolato, mentre dal 2020 verrà abbassato a 2,5, in assoluto il risultato più virtuoso oggi proposto al mondo.

Ecco, dunque, da dove nasce la spinta evolutiva delle stufe a legna catalitiche: prodotti che negli anni sono costantemente migliorati, arrivando a garantire il rispetto delle normative e dei limiti di inquinamento previsti per legge. Vediamo, nello specifico, come funzionano e le ultime innovazioni di settore.

Stufe a legna catalitiche: come funzionano

Un catalizzatore per stufe a legna permette di bruciare il fumo (che, altrimenti, salirebbe nel camino o nella canna fumaria) utilizzandolo come fonte di energia aggiuntiva.

Ciò è possibile perché i gas vengono fatti passare attraverso una speciale struttura a nido d’ape realizzata con una lega di metalli preziosi – il catalizzatore, appunto – posta all’interno della stufa a legna, che brucia le particelle incombuste e le loro strutture molecolari.

Il catalizzatore inizia a bruciare il fumo solo una volta raggiunta una determinata temperatura: a seconda dei modelli di stufa, essa può essere compresa tra i 200 e i 400°C. Per l’attivazione del catalizzatore, dopo la fase di avvio o di ricarica, ogni stufa a legna catalitica è dotata di asta di selezione del by-pass, per garantire una combustione pulita e una costante erogazione della potenza.

Il concetto di base, in sostanza, è simile a quello del catalizzatore installato sulle automobili, con la differenza che, in questo caso, la combustione del fumo permette di godere di calore aggiuntivo e, quindi, di aumentare l’efficienza e l’autonomia di riscaldamento della stufa a legna.

Secondo quanto riportato dal sito stesso dell’EPA, inoltre, con una buona manutenzione e un utilizzo ottimale della stufa (qui puoi trovare alcuni utili consigli sulla miglior legna da ardere) un catalizzatore per stufe a legna può durare anche oltre 6/8 stagioni invernali prima di essere cambiato.

 

Catalizzatore per stufe a legna: Nestor Martin presenta Catalytic Hybrid Woodbox

Se in America e Canada, come abbiamo visto, la stufa a legna catalitica è entrata a far parte dell’uso comune già da molti anni (con i miglioramenti che, comunque, sono stati apportati nel corso del tempo), l’Italia è diventata da poco il primo paese in Europa a introdurre la tecnologia con catalizzatore.

La tecnologia Catalytic Hybrid Woodbox di Nestor Martin unisce le performance della Woodbox technology a un catalizzatore per stufe a legna, in grado di completare la combustione delle particelle rimaste incombuste.

Questa novità assoluta garantisce diversi vantaggi per l’utilizzatore:

  • aumento del rendimento;
  • maggior autonomia di riscaldamento;
  • riduzione delle immissioni di polveri sottili in atmosfera;
  • riduzione del consumo di legna;
  • nessuna variazione in termini di design.

Inoltre, le stufe con tecnologia Catalytic Hybrid Woodbox rispettano le più rigorose linee guida internazionali in tema di aria pulita, e in particolar modo rientrano nei severi limiti imposti dalla normativa americana EPA e da quella europea ECODESIGN, assicurando quindi la classificazione 4 stelle prevista dal D.M. 186.

Tutti i nuovi apparecchi Nestor Martin, dunque, verranno man mano proposti con il sistema Catalytic Hybrid Woodbox, mentre quelli installati in precedenza potranno essere aggiornati con il kit catalizzatore, in modo facile e veloce. Così il cliente può evitare l’acquisto di una nuova stufa e continuare a godere del fascino del fuoco e del calore a legna.

Stufe a legna a basse emissioni, per un’aria più pulita

Salvaguardare il nostro pianeta passa dalla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, in tutti i settori.

La tecnologia avanzata delle stufe Nestor Martin permette di ridurre le emissioni di anidride carbonica, con la certezza di soddisfare le più rigorose normative ambientali internazionali.

Le norme europee permettono, ad esempio, un tasso di emissioni di monossido di carbonio CO – presente nel fumo prodotto dalla stufa a legna – anche oltre l’1%, mentre gli apparecchi Nestor Martin con tecnologia Catalytic Hybrid Woodbox raggiungono percentuali fino a 50 volte inferiori (0,02%).

Inoltre, se la norma europea EN16510 stabilisce un tasso minimo di rendimento netto del 65% per le stufe a combustibili solidi, gli apparecchi Nestor Martin arrivano a superare l’85%: questo significa che è possibile ottenere più energia dalla legna e ridurre in modo efficace le perdite di calore. Insomma, Catalytic Hybrid Woodbox rappresenta una vera e propria novità a livello europeo. Scopri subito le stufe a legna Nestor Martin con tecnologia Catalytic Hybrid Woodbox: visita il catalogo dedicato  oppure contattaci per parlare con un nostro professionista.

Clicca qui per scoprire subito uno dei vari prodotti con la tecnologia Catalytic Hybrid Woodbox: la stufa a legna MQ33 di Nestor Martin!