Ridurre le emissioni con la combustione della legna? Sì, è possibile!

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La combustione della legna ha origini antiche. Utilizzata soprattutto nei paesi in cui il clima è particolarmente rigido, veniva impiegata principalmente per riscaldarsi, ma anche per cucinare, come riparo per affrontare la notte e come luogo attorno al quale trascorrere momenti di convivialità.

Il fascino della legna è dovuto (anche) al fatto che si tratta di un combustibile naturale, di una risorsa rinnovabile, rimasta immutata con il passare dei secoli. Troppo spesso, però, ci si dimentica che tutto il resto è cambiato completamente: tecnologie, performance, modalità di combustione.

Limiti ambientali e regolamenti sui dispositivi a legna rischiano di generare un’idea sbagliata: “bruciare la legna è inquinante“. Assolutamente no, anzi: usando prodotti di ultima generazione, accade esattamente il contrario.

Ridurre le emissioni con la combustione della legna è possibile. Vediamo perché!

Legna locale e tecnologie di ultima generazione: elementi che fanno la differenza

La legna è un dono della natura. Risorsa naturale e rinnovabile, ha anche il vantaggio di essere ampiamente disponibile a livello locale, dunque non è necessario importarla dall’estero (come avviene, ad esempio, con il pellet), con tutte le implicazioni del caso in termini di inquinamento dovuto al trasporto.

In un momento storico in cui sta aumentando la sensibilità alla piantumazione di alberi – per avere importanti fonti di ossigeno e contrastare i cambiamenti climatici – tagliare la legna non significa privarsi di tali risorse e incentivare il disboscamento. Al contrario: i boschi vanno perduti, semmai, se non gestiti adeguatamente.

In Italia abbiamo una grande disponibilità di boschi, al punto che circa un terzo del nostro Paese è coperto da alberi. Abbiamo, al limite, il problema opposto: in molti di questi boschi non viene fatta una regolare manutenzione, e di conseguenza aumenta anche il rischio di incendi.

Utilizzare biomassa locale e bruciarla correttamente, con apparecchiature di ultima generazione, è quindi una responsabilità sociale. Poter reperire facilmente la legna consente anche di avere una filiera corta, dunque ridurre la necessità di movimentazione e limitare le fluttuazioni dei prezzi.

Ecco che, allora, i moderni apparecchi a legna possono diventare davvero una soluzione efficace in molte situazioni, a seconda delle esigenze e delle abitudini di consumo. Per avere riscaldamento e atmosfera, ma anche per ridurre le emissioni di inquinanti nell’aria.

Com’è possibile? Andiamo più nel dettaglio, con alcuni dati.

Ridurre le emissioni grazie ai dispositivi a legna: ecco come

Innanzitutto, è fondamentale ricordare che ci sono diversi fattori che incidono sulle emissioni dovute alla combustione della legna: l’età dell’apparecchio, le soluzioni tecnologiche implementate, una regolare manutenzione, le modalità di utilizzo e la qualità della legna (che deve essere secca al punto giusto).

Per avere un termine di paragone, basti pensare che le stufe a legna di ultima generazione sono:

  • fino al 90% più efficienti di un camino aperto;
  • fino all’80% più efficienti rispetto a un dispositivo obsoleto.

Ciò significa che già solo sostituendo i vecchi apparecchi con quelli più moderni sarebbe possibile ridurre enormemente le emissioni di inquinanti, e non è un caso se all’aumento delle vendite di nuove stufe e caminetti a legna sia stato registrato un calo delle emissioni di polveri sottili. Su questo argomento, leggi anche il nostro articolo su perché conviene chiudere un camino aperto.

A testimonianza di quanto appena detto, inoltre, va considerato che la sostituzione di vecchi dispositivi con quelli più moderni, ad alti rendimenti energetici, è incentivata anche dallo Stato, ad esempio con il Conto Termico. Questo contributo diretto può arrivare a coprire fino al 65% delle spese sostenute per:

  • l’acquisto e la posa di camini e stufe a legna, in sostituzione di apparecchi a biomassa obsoleti esistenti;
  • il rinnovo di vecchi caminetti aperti mediante l’installazione di un inserto ventilato, a convezione naturale, o di una stufa radiante.

Dunque, bruciare la legna oggi – con dispositivi efficienti – ha un impatto nullo sull’effetto serra, poiché la quantità di anidride carbonica prodotta è la stessa di quella rilasciata in ogni caso dalla legna nel suo processo naturale di fermentazione e decomposizione.

Ovviamente, anche gli apparecchi di qualità più alta necessitano di essere utilizzati nel modo corretto, per non perdere la loro efficienza. A volte bastano semplici gesti quotidiani per minimizzare le emissioni di particolato e favorire la corretta combustione della legna. Alcuni esempi possono essere: accendere il fuoco senza sovraccaricare il focolare, caricare nuova legna solo quando si è formato un letto di braci, assicurare la quantità ottimale di aria per una corretta e stabile combustione in tutte le fasi.

Grazie a tecnologie sempre più evolute, a soluzioni di combustione ottimali e alla consapevolezza dell’utilizzatore, risulta sempre più evidente come sia possibile migliorare la qualità dell’aria con l’impiego di questi prodotti. Per un mondo più pulito e sostenibile, anche la combustione della legna (con stufe e caminetti moderni) può quindi dare il suo piccolo ma importante contributo.

Per approfondire, ecco alcuni altri articoli che potrebbero interessarti:

Stufe a legna Charnwood: calore, atmosfera e sostenibilità

Artigianalità e tecnologie di ultima generazione, per garantire atmosfera, alte prestazioni e massimo rispetto per l’ambiente.

Le stufe a legna Charnwood sono uniche nel loro genere. Realizzate nella caratteristica isola di Wight, combinano tutti i vantaggi dei prodotti a legna con uno stile “british” inconfondibile.

Le stufe Charnwood si distinguono per l’elevata qualità dei materiali, per la loro semplicità di accensione e per l’incredibile velocità con cui è possibile riscaldare gli ambienti (alcuni modelli garantiscono un calore immediato già dopo 15 minuti dall’accensione).

Inoltre, la nuova tecnologia I-blu – implementata sulla stufa a legna SKYE E-700 – è destinata a rivoluzionare il modo in cui bruciamo la legna, all’insegna della sostenibilità e del rispetto per l’ambiente. Questa stufa a legna intelligente, infatti, è controllata da un microprocessore che monitora continuamente lo stato del fuoco, regolando la quantità di aria comburente nel momento giusto e dal punto di ingresso adatto (corretto equilibrio tra aria primaria, secondaria e terziaria). Ciò assicura una combustione ottimale in qualsiasi momento o fase di utilizzo, mantenendo le emissioni inquinanti sempre al di sotto della soglia prevista dai limiti ambientali e senza richiedere l’intervento dell’utilizzatore (quindi senza variazioni di efficienza in base all’uso dell’utente). Qui trovi un approfondimento su questa nuova stufa a legna intelligente.

Infine, le stufe Charnwood possono essere dotate anche di kit per la cottura dei cibi, sfruttando il fatto di scaldare velocemente e di avere un’inerzia termica minore rispetto a una normale cucina a legna. Per saperne di più, qui trovi l’articolo dedicato: Stufe a legna inglesi: artigianalità e tecnologia con Charnwood.

Stai valutando l’acquisto di una stufa o di un caminetto a legna e vuoi capire quale apparecchio è in grado di soddisfare al meglio le tue esigenze? Guarda qui tutti i prodotti a legna disponibili nel nostro catalogo, per farti un’idea, e poi contattaci senza impegno per ricevere il supporto gratuito del nostro rivenditore più vicino a te.